Michele Ingoli

Michele Ingoli

Titoli di Studio

Michele Ingoli comincia lo studio della chitarra verso i 9 anni. Studia con i maestri Salvatore Pirrello, Michelangelo Severi, Giovanni Adamo, Maurizio Sangiorgi, Donato D’Antonio, Luca Lucini.
Segue i Corsi di Perfezionamento dei maestri: Roland Stearns, James Bogle, Scott Henderson, Salvatore Pirrello, Marko Feri, Giampaolo Bandini e Bosko Radoikovich.
Si diploma sotto la guida del M°. Giampaolo Bandini presso il Conservatorio Statale di Musica “G.B.Pergolesi” di Fermo (AP).
Consegue le abilitazioni Yamaha per le seguenti discipline: chitarra classica, chitarra acustica e chitarra elettrica.
Attualmente frequenta il corso abilitante in “Didattica Strumentale A77” presso il conservatorio statale “G. Frescobaldi” di Ferrara.
Segue parallelamente i corsi dei maestri Donato D’Antonio e Franco Nicola Ranieri.

Attività Didattiche

Come insegnante di chitarra ha esercitato presso i seguenti istituti:

  • Associazione Polifonica “Adone Zecchi” di Ravenna

  • Istituto Comunale “A. Banchieri” di Molinella (Bo)

  • Istituto Comunale “A. Contarini” di Russi (Ravenna)

  • Scuola di Musica “Mikrokosmos” di Ravenna

  • Istituto “S. Alberto Magno” di Bologna

  • Associazioni “Doremi” di Bagnacavallo” (Ra)

  • Istituto “Suore Tavelli” di Ravenna

  • Scuola di Musica “Duke Ellington” di S. Maria Codifiume (Fe)

  • Scuola di Musica “Alfeo Gigli” di Modigliana

  • Yamaha Music Center di Faenza

  • Scuola Comunale di Musica “G. Sarti” di Faenza

  • Scuola “I musici” di Galeati Fabrizio (Lugo – Lavezzola – Conselice)

Corso

Il mio percorso didattico con i vari allievi è personalizzato: a seconda dell’età, background e obiettivi che l’allievo si prefigge di raggiungere, si realizza un programma di studio che sia coerente il più possibile alle finalità richieste.

Nel caso di bambini (che non hanno ancora un traguardo ben preciso) si lavora molto sul cantato, ossia riprodurre il materiale di studio (brani, canzoni) oltre che sullo strumento anche con la voce, in modo da interiorizzare le melodie e non fossilizzare tutto il lavoro solamente sulla chitarra.

L’impostazione per i primi tempi è piuttosto libera, si cambia postura solamente quando il livello tecnico del repertorio affrontato lo richieda.
Per le altre fasce d’età si cerca di portare il più possibile tutto il lavoro verso le tendenze musicali favorite, in modo da creare un collegamento tra musica conosciuta e tecnica tradizionale; il repertorio colto verrà proposto quando gli allievi saranno in grado di assimilarlo.

Come da sopra il percorso didattico non è volutamente rigido, poiché ogni studente necessita di condizioni particolari, specialmente in un’epoca come la nostra dove, tramite il web, ogni individuo ha accesso a tutte le informazioni possibili e immaginabili riguardo ad ogni settore della conoscenza umana.